Hai deciso di non voler mettere al mondo dei figli e, magari assieme alla tua compagna, state cercando una soluzione pratica ed economica, che vi consenta di godervi appieno la vostra sessualità senza particolari preoccupazioni?
Oppure hai già un adeguato numero di figli, non vuoi averne altri o tua moglie, o la tua compagna, non vuole o non può assumere contraccettivi orali?
Da molti anni è disponibile un semplice, indolore e veloce intervento di mini-chirurgia, in grado di rendere sterile l'uomo in brevissimo tempo.
Questo intervento, chiamato vasectomia, se ben eseguito è efficace nel 100% dei casi, e non inficia in alcun modo la virilità maschile e le prestazioni sessuali.
Leggi questa pagina per scoprire che cos'è questo particolare ed utile intervento urologico, quando può essere eseguito e qual è il tempo di recupero post intervento.
Una breve anatomia del testicolo, per capire meglio l’intervento di vasectomia
epididimo con dotto deferente (in blu)
Il testicolo è un organo pari, anatomicamente collocato in un sacchetto epidermico chiamato scroto, posto sotto il pene, nella regione chiamata perineo.
Assomiglia a un grosso fagiolo, leggermente allungato alle estremità, a cui è collegato un tessuto di supporto a forma di tubicino, chiamato epididimo.
Il compito primario dei testicoli è quello di produrre i gameti sessuali maschili, cioè le cellule riproduttive chiamate spermatozoi.
I testicoli fanno questo per via della presenza, nei loro tessuti, delle cellule germinali, da cui origina lo sperma.
Chiamati anche gonadi, i testicoli hanno il compito secondario, ma non meno importante, della massiccia produzione del testosterone: un ormone fondamentale in molti processi del corpo maschile, che ha enormi influenze nella sfera sessuale, nel meccanismo dell'erezione e anche in tanti altri metabolismi.
Gli spermatozoi prodotti in continuazione dal testicolo sono espulsi da esso attraverso un vaso dedicato - uno per ogni testicolo - chiamato dotto deferente: un lungo tubicino che, partendo dal margine superiore del testicolo, si congiunge nelle vescicole seminali che poi sfoceranno, grazie ai piccolissimi dotti eiaculatori, nell'uretra, cioè il grande dotto interno al pene che sfocia poi all'esterno del glande.
Nelle vescicole seminali, gli spermatozoi si mischiano ad un liquido vischioso e ricco di nutrimento, il liquido seminale.
Assieme al liquido prostatico, prodotto dalla prostata e che è di fondamentale importanza per la mobilità e la sussistenza degli spermatozoi, il liquido seminale sarà poi eiaculato fuori dal pene durante l'orgasmo.
Il liquido seminale, essenzialmente composto da fruttosio, è responsabile di circa il 70% di tutto il liquido spermatico, mentre il liquido prostatico ne compone circa il 25%, con un solo 5% di contenuto puro di spermatozoi.
Che cos’è la vasectomia?
La vasectomia, letteralmente rimozione dei vasi - in questo caso, dei vasi deferenti dell'epididimo - è un intervento di mini-chirurgia urologica, semplice e davvero mini-invasivo, che ha come obiettivo quello della sterilizzazione maschile.
La vasectomia è indicata quando il paziente non intende avere dei figli, ne ha già un numero ritenuto adeguato o non vuole avere il rischio di averne, anche in seguito a rapporti occasionali non protetti.
La vasectomia può anche essere una buona ed economica soluzione per le coppie stabili, che hanno già figli ritenuti sufficienti oppure che non ne vogliono avere, risparmiando così alla donna l'uso di contraccettivi orali - la pillola ormonale - l'uso della spirale e, ovviamente, l'uso costante dei preservativi.
Come si pratica la vasectomia?
La vasectomia moderna è un intervento mini-invasivo, spesso definito ‘senza bisturi', poiché, in effetti, l'uso di tale strumento è evitato.
L'intervento è eseguito a livello ambulatoriale, in anestesia locale, quindi senza il ricorso alla sala operatoria e all'anestesia generale.
L'obiettivo dell'operazione è resecare, cioè tagliare, i vasi deferenti dei due epididimi, impedendo dunque che gli spermatozoi prodotti dai testicoli finiscano nelle vescicole seminali.
Per ottenere ciò, viene praticato un piccolissimo foro nello scroto, da cui viene parzialmente estratto il vaso deferente che unisce l'epididimo alla sua vescicola seminale.
Il vaso viene poi legato attraverso delle piccole clip, e poi sezionato per circa 3 cm: una distanza di sicurezza adeguata, per impedire che i due monconi si possano ricongiungere spontaneamente.
Finito ciò, i due monconi del vaso sono riposizionati all'interno dello scroto, e l'operazione viene ripetuta per l'altro testicolo.
Le due incisioni nello scroto sono talmente piccole che non si utilizzano punti di sutura, e la durata totale dell'intervento è di circa 20 minuti.
Il paziente può fare immediatamente ritorno a casa, e ricominciare l'attività lavorativa dopo solo 48 ore.
La vasectomia è dolorosa?
Assolutamente no: la vasectomia è un intervento completamente indolore, poiché praticato in anestesia locale.
Finita l'anestesia, non vi è un vero e proprio dolore post-operatorio, ma solo - al limite - una lieve dolenzia della zona dello scroto, comunque controllabile con l'assunzione di comuni antidolorifici.
Il massimo del fastidio, con un leggero gonfiore della parte operata, si raggiunge dopo le 36 ore, per poi scemare fino a scomparire dopo pochi giorni.
La vasectomia è un intervento sicuro?
La vasectomia è un intervento ormai molto sicuro, se eseguito da un Chirurgo Andrologo esperto.
Data l'esiguità delle incisioni scrotali, il rischio d'infezione e di emorragia è estremamente raro.
La ripresa dall'intervento è pressoché immediata: si torna subito a casa, e dopo due giorni si può riprendere a lavorare.
Anche la ripresa dall'attività sessuale è estremamente rapida, e può essere normalmente eseguita dopo circa due settimane.
La vasectomia incide sulla sessualità e sulla virilità del paziente?
No, nella maniera più assoluta.
La resezione dei dotti deferenti non ha alcuna influenza sull'attività sessuale, né sulla produzione ormonale del paziente.
Il testicolo non viene danneggiato e continua a produrre normalmente testosterone e spermatozoi, solo che questi, non avendo più accesso alle vescicole seminali, non potranno più raggiungere l'uretra, per mischiarsi al liquido seminale.
Ciò vuol dire che il corpo del paziente non cambia di una virgola dopo la vasectomia: l 'aspetto maschile, la distribuzione dei peli sul corpo, le masse muscolari, il timbro della voce, il desiderio e il comportamento sessuale non subiscono alcuna variazione.
La consistenza e il getto dello sperma vengono modificati dopo l’intervento di vasectomia?
No, dopo la vasectomia la consistenza dello sperma, la sua quantità e il suo getto non vengono in alcun modo intaccati a livello percettibile umano.
Gli spermatozoi provenienti dai testicoli compongono solo il 5% circa di tutto il liquido seminale: una percentuale irrisoria, che può essere apprezzata solo al microscopio.
Il classico odore, la consistenza e anche il sapore dello sperma non vengono modificati dall'intervento di resezione dei vasi deferenti.
La vasectomia è sempre efficace?
Sì, la vasectomia moderna ‘senza bisturi', oltre ad essere davvero mini-invasiva, è una metodica contraccettiva efficace al 100%, se ben eseguita.
Ciò vuol dire che, dopo circa un mese dall'intervento, il paziente diviene sterile, e dunque impossibilitato ad ingravidare una donna, almeno con il canonico atto sessuale.
Il Chirurgo Andrologo che esegue l'intervento deve però obbligatoriamente informare il paziente che la sterilità non si manifesta subito, poiché tracce di spermatozoi vitali possono rimanere nelle vescicole seminali e nei monconi superiori dei dotti deferenti per qualche settimana.
Ecco perché si consiglia, dopo la vasectomia, di prestare attenzione e di intraprendere solo rapporti protetti, almeno per un mese dall'intervento, e comunque sino a che un semplice spermiogramma non dimostri la totale assenza di spermatozoi nel liquido seminale.
Dal momento che lo spermiogramma, per protocollo eseguito di routine dopo 30 giorni, confermerà l'assenza di spermatozoi, il paziente sarà considerato sterile e sicuro dal punto di vista della contraccezione.
La vasectomia è reversibile?
L a vasectomia è un intervento chirurgico essenzialmente irreversibile, ed efficace sempre al 100% se ben eseguito.
Esistono remote possibilità di riparazione del dotto deferente sezionato, tramite interventi di micro-chirurgia effettuati non troppo distanti dalla vasectomia - indicativamente, entro cinque anni dall'operazione di sterilizzazione - ma spesso non riescono, e si rivelano dunque inefficaci (quando non problematici).
Quindi si può dire che una vasectomia ben eseguita sia essenzialmente irreversibile, salvo sporadici casi che, in letteratura, sono comunque un numero molto esiguo.
La vasectomia può predisporre all’insorgenza di tumori alla prostata o altre malattie urologiche?
No, in nessun caso si è osservata una correlazione tra l'insorgenza di tumore alla prostata o qualsiasi altra patologia - se non per incidenza del tutto casuale - e la vasectomia.
Questo è dunque un luogo comune, purtroppo difficile da sfatare, che deve essere comunque combattuto con forza
La vasectomia peggiora la possanza sessuale e le prestazioni a letto?
No, categoricamente no: la sterilizzazione causata dalla vasectomia non ha nessuna influenza sulla sfera sessuale e sulle prestazioni con la partner, in alcun modo.
I rapporti continueranno come al solito, anzi potranno essere più gioiosi, rilassati e consapevoli, non correndo il rischio di gravidanze non volute.
Al contrario di quello viene riferito senza alcun fondamento scientifico, la vasectomia non influisce in alcun modo sulle prestazioni sessuali, né aumenta il rischio di sviluppo di un carcinoma alla prostata.
La vasectomia garantisce solamente la sterilità, ma non danneggia in alcun modo i testicoli, né ha alcun effetto sulla possanza sessuale del paziente.
La vasectomia è, per l'uomo, il più sicuro mezzo di contraccezione, che garantisce al 100% la sterilità e, soprattutto, ha effetti permanenti.
La vasectomia può proteggere dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili?
No, in alcun modo la vasectomia può proteggere da alcuna delle Malattie Sessualmente Trasmissibili, chiamate anche malattie veneree.
La vasectomia garantisce solo la sicurezza totale contraccettiva, cioè l'impossibilità fisica di ingravidare una donna fertile.
Ciò non vuol dire assoluta libertà copulativa, ignorando tutti i rischi infettivi dei rapporti non protetti.
Il paziente sterilizzato con la vasectomia, dunque, nel caso d'interesse a continuare rapporti promiscui, dovrebbe sempre proteggersi adeguatamente con l'uso dei preservativi e con la buona educazione igienica e sessuale.
La vasectomia danneggia i testicoli, il pene o gli altri apparati sessuali?
No: la vasectomia seziona, cioè taglia un pezzetto, del dotto deferente dell'epididimo, che collega cioè il testicolo alle vescicole seminali e, dunque, all'uretra.
Non vi sono altri utilizzi del corpo per il vaso deferente, oltre a quello di veicolare lo sperma all'uretra: un suo danneggiamento dunque, voluto nel caso della vasectomia, impedisce solamente agli spermatozoi di raggiungere il liquido seminale, e basta.
Il dotto deferente non nutre e non ossigena il testicolo - compito questo delle arterie testicolari, che non vengono intaccate dall'intervento - né danneggia la prostata, l'uretra o il pene.
Il paziente può stare dunque assolutamente tranquillo sull'integrità del suo apparato uro-genitale.
Qual è il Medico specialista per l’intervento di vasectomia?
La vasectomia è una specialità dell'Urologia, cioè la branca della Medicina che studia e tratta patologie e condizioni dell'apparato uro-genitale, sia maschile che femminile.
Nello specifico, il Medico Urologo perfezionato in questo tipo di intervento è il Chirurgo Andrologo, cioè un Chirurgo con grande esperienza delle condizioni squisitamente maschili.
È dunque lui lo specialista di riferimento a cui bisognerebbe rivolgersi se s'intende eseguire un intervento di vasectomia.
La vasectomia è legale in Italia?
Sì, la vasectomia è un intervento chirurgico considerato contraccezione permanente, e come tale del tutto legale in Italia.
Ovviamente, il paziente deve essere totalmente e pienamente informato dell'irreversibilità dell'intervento di resezione dei dotti deferenti, deve prestare il suo consenso informato alla Chirurgia e deve convincere il Chirurgo Andrologo, anche in fase di colloquio pre-chirurgico, che la sua scelta è stata ben ponderata, libera e coscienziosa.
La vasectomia, se ben eseguita, garantisce la sterilità piena nel 100% dei casi, ma questo non ha però alcun effetto sulla diminuzione del rischio per quanto concerne le patologie veneree.
Il paziente che ha effettuato la vasectomia deve quindi continuare a prendere le precauzioni opportune con partner occasionali, poiché la sterilità non garantisce, com'è ovvio intendere, l'assenza di rischio per le infezioni virali e batteriche.
La vasectomia richiede una visita andrologica pre-operatoria?
Sì, come qualsiasi intervento chirurgico, anche la vasectomia richiede una visita pre-operatoria col Chirurgo Andrologo.
Nella visita, il Chirurgo si accerterà dello stato di salute generale del paziente, dell'anamnesi pregressa, nonché eseguirà una visita urologica completa, anche eventualmente correlata da esame ecografico testicolare, per stabilire l'indicazione clinica all'intervento.
Oltre al nulla osta d'idoneità fisica all'intervento, è importante che il Chirurgo, durante la visita, illustri nel dettaglio, con facilità di espressione e con termini semplici e comprensibili la natura stessa della vasectomia, informando compiutamente il paziente sull'irreversibilità dell'operazione di sterilizzazione.
Il Chirurgo deve accertarsi che il paziente sia totalmente informato e pienamente cosciente di cosa vuol dire sterilizzarsi, e decida di farlo in piena libertà ed autonomia, eventualmente - ma non obbligatoriamente - sentendo anche il parere della compagna.
Similmente ad altri interventi chirurgici, anche ambulatoriali, il Chirurgo può richiedere, prima della vasectomia, degli esami ematici di routine, nonché un esame elettrocardiogramma, atti ad accertare il buono stato di salute complessiva del paziente.
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Quindi ricorda che...
- La vasectomia è l’intervento di mini-chirurgia urologica pensato per sterilizzare definitivamente il paziente maschio;
- L’intervento recide i due dotti deferenti dell’epididimo, che collegano il testicolo alle vescicole seminali, rendendo dunque il paziente permanentemente sterile;
- La vasectomia è un intervento sicuro, a basso costo e veloce, definitivo, ideale nel caso non si abbia il desiderio di concepire oppure se si considera già sufficiente la prole già acquisita;
- La vasectomia è essenzialmente irreversibile, se ben attuata;
- La vasectomia si pratica in anestesia locale e in ambulatorio, oppure una saletta chirurgica, e permette un’immediata dimissione del paziente;
- La sterilità garantita dalla vasectomia non è immediata, ma si concretizza in circa 20-30 giorni dall’intervento;
- I risultati della vasectomia, se ben eseguita, sono definitivi, e la procedura è considerata quindi sicura ed efficace;
- I pazienti operati di vasectomia non vedono modificata la consistenza dello sperma, né la loro possanza sessuale
Nota deontologica
L'Andrologia, in Italia, non ha ancora una Scuola di Specializzazione riconosciuta dal Ministero dell'Istruzione.
Non è quindi legalmente possibile riportare l'aggettivo 'specialista' al Medico Andrologo, poiché tale titolo accademico è riservato solo al Medico che, legalmente, ottiene un Diploma di Specializzazione.
Come branca della Medicina, l'Andrologia è estensione naturale dell'Urologia, cioè la specialistica che studia e cura tutte le patologie del tratto uro-genitale umano, con una mirata predilezione per le affezioni squisitamente maschili.
Questo vuol dire che la formazione del Medico che intende definirsi 'Andrologo' è effettuata prevalentemente sul campo, attraverso l'esperienza diretta e i casi clinici affrontati e risolti, nonché del continuo studio ed aggiornamento professionale sulle patologie prettamente maschili.
Il Dott. Massimo Capone, iscritto all'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Trieste, tiene dunque a precisare che egli è un Medico Chirurgo Specialista in Urologia, e perfezionato poi Andrologo durante il suo trentennale esercizio della professione medica.
Quest'articolo è stato revisionato ed aggiornato dal Dott. Massimo Capone il giorno:
martedì 30 luglio, 2024
Il Dott. Massimo Capone è un Medico Chirurgo Andrologo, specializzato in Urologia e perfezionato in Chirurgia Andrologica.
Sin dal suo percorso accademico, il Dottore si è focalizzato sulle problematiche relative alla sessualità maschile, sulla chirurgia plastica e ricostruttiva dei genitali maschili, sulla chirurgia protesica del pene nonché sui disturbi della fertilità.
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