Vi sono determinate patologie infettive che, da millenni, affliggono l’essere umano, sfruttando una delle caratteristiche innate della nostra specie: la promiscuità sessuale.
Le Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST, in acronimo), chiamate anche malattie veneree, sono un pericolo costante per tutti i soggetti adulti e sessualmente attivi, uomini o donne che siano, e sono sicuramente tra le patologie infettive più diffuse in tutto il mondo.
Più della diffusione delle malattie veneree, vi sono solo le infezioni trasmesse dalle punture degli insetti.
Già questo dovrebbe far capire l’incidenza delle IST nella popolazione umana.
Molte, anzi praticamente tutte, le malattie veneree possono essere prevenute semplicemente facendo ricorso al buon senso, alla corretta informazione sanitaria e medica e, ovviamente, agli appositi strumenti di protezione sessuale.
Leggi questa pagina per scoprire la lunga lista delle malattie che possono essere contratte con il rapporto sessuale e poi, in caso di dubbi od incertezze, non esitare a parlarne col tuo Medico.
Cosa sono le Infezioni Sessualmente Trasmesse?
afrodite (venere per i romani), la dea dell'amore carnale, da cui il termine 'malattie veneree'
Le Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST) sono tutte quelle patologie, causate da un agente patogeno microscopico, che si diffondono prevalentemente o esclusivamente per mezzo di un rapporto sessuale.
Tali agenti patogeni possono essere virus, batteri, funghi oppure parassiti, tutti invisibili all’occhio umano, che hanno trovato nell’inevitabile scambio di fluidi sessuali e nel contatto di pelle e mucosa, intrinseco in ogni rapporto, un modo ottimale per propagarsi da ospite ad ospite.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che, attualmente, esistano oltre 30 agenzi eziologici che possono essere trasmessi con un rapporto sessuale, e il Ministero della Salute stima che almeno otto di essi si propaghino per via quasi esclusiva proprio durante l’atto d’accoppiamento.
Le Malattie Sessualmente Trasmesse da sempre bersagliano l’essere umano, ed alcune sono conosciute da millenni (come l’herpes genitale, o la gonorrea), mentre altre invece sono relativamente recenti, come ad esempio il virus HIV.
Per alcune malattie che si credevano fortemente ridimensionate, a numeri d’infezione, come ad esempio la sifilide, attualmente si sta assistendo ad un poderoso ritorno, mentre altre, come il vaiolo delle scimmie (Mpox) sono un pericolo che sta proprio ora prendendo piede, espandendosi dalla sua zona endemica originaria (alcuni Paesi africani).
Quanto sono comuni le Infezioni Sessualmente Trasmesse?
Le IST sono le patologie infettive tra le più comuni in tutto il mondo, diffuse tra ogni condizione sociale e in Paesi con sistemi sanitari anche molto differenti tra di loro.
Da sempre presenti nella storia umana, le malattie veneree sfruttano l’indole ancestrale degli esseri umani a copulare non necessariamente per fini riproduttivi e, negli ultimi anni, si sta riscontrando un deciso aumento di incidenza delle IST, dopo un relativo periodo di stasi della prima metà del ‘900.
Tale aumento di casi clinici è imputabile alla secolarizzazione delle società - non solo quella occidentale - con l’aumento delle brevi relazioni promiscue e la tendenza, sia per uomini che per donne, a cambiare spesso partner, con il progressivo abbandono delle relazioni monogame stabili.
Tale ipotesi viene affiancata dall’aumento delle IST nella popolazione molto giovane, poco più che adolescenziale, dovuto spesso a non idonea, quando non addirittura inesistente, educazione sessuale dei giovani, spesso imputabile ad una già carente conoscenza medica e sanitaria dei loro genitori.
Nella sola Italia, la cronica mancanza di adeguata informazione sessuale nelle scuole, l'abolizione della leva obbligatoria per i cittadini uomini - spesso, importante occasione di prima visita medica andrologica - e la modifica del modello familiare sta comportando, ormai da molti anni, un drammatico aumento delle IST nella popolazione molto giovane.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, in un recente rapporto del 2024, stima che, ogni giorno, oltre un milione di persone contraggano un’infezione venerea, e ciò comporta la cifra-monstre di circa 374 milioni di nuovi contagi ogni anno.
Il virus dell’herpes simplex (HSV) è sicuramente tra gli agenti patogeni più diffusi a livello mondiale: sempre l’OMS stima che vi siano almeno 500 milioni di persone, di età compresa tra i 15 ed i 49 anni, che lo abbiano contratto.
Nel 2016 il solo batterio della sifilide ha infettato circa un milione di donne gravide, causando oltre 200.000 bambini nati morti.
Questi numeri, davvero preoccupanti, sono ancor di più inaccettabili considerando che spesso, solo con la dovuta educazione sessuale ed i buoni comportamenti preventivi, praticamente tutte le infezioni potrebbero essere evitate.
Quali sono gli agenti patogeni responsabili delle Malattie Sessualmente Trasmesse?
Tutte le malattie veneree sono causate da microorganismi, cioè esseri viventi - o molecole organiche, nel caso dei virus - di dimensioni così piccole da essere invisibili alla capacità ingranditrice del nostro occhio.
Questi microbi, nel corso della loro evoluzione biologica, si sono da sempre specializzati nel predare le risorse energetiche di altri esseri viventi, animali o vegetali, ingegnandosi in molti modi per sopravvivere, riprodursi e diffondersi, ricominciando il loro ciclo vitale in un nuovo ospite.
Alcuni di essi non hanno tutte le strutture anatomiche per poter completare questo ciclo biologico, e dunque devono utilizzare quelle dei loro ospiti per poter replicarsi e diffondersi: è il caso dei virus, i più piccoli microorganismi sinora osservati.
Premesso ciò, le Infezioni Sessualmente Trasmesse possono essere causate da:
I batteri
Microbi appartenenti al grande dominio dei procarioti, caratterizzati per essere dotati di un’unica cellula, in cui galleggiano filamenti di DNA non racchiusi da un nucleo.
Ce ne sono di infiniti tipi e famiglie: alcuni possono sopravvivere in assenza di ossigeno, altri invece hanno bisogno dell’aria per poter replicarsi e vivere.
Si cibano solitamente degli scarti biologici degli ospiti che colonizzano, e molti di essi si ‘specializzano' nell’attaccare particolari tessuti animali, dove formano grandi colonie.
Il loro metabolismo produce sempre scarti, che spesso sono tossici per l’organismo dei loro ospiti, e provoca importanti intossicazioni.
Quando i batteri causano una violenta risposta immunitaria, tale da indurre ad una produzione di materiale purulento, si definiscono piogeni.
La clamidia, la sifilide e la gonorrea sono patologie veneree causate proprio da questo genere di microbi.
Assieme ai virus, i batteri causano periodiche pandemie nella popolazione umana, mentre per certe patologie l’emergenza non finisce mai, risultando dunque endemica;
I parassiti protozoi
Piccolissimi esseri pluricellulari che si sono specializzati nello sfruttare e depredare le risorse energetiche dei loro ospiti.
Il Trichomonas vaginalis è un esempio di protozoo che causa la tricomoniasi, l’infezione a diffusione sessuale più diffusa al mondo;
I miceti
chiamati comunemente funghi, ossia microorganismi iper-specializzati nel parassitismo estremo.
Ve ne sono una grandissima quantità di specie e tipologie, come ad esempio la Candida albicans che, in determinate situazioni, può dare origine alla candidosi;
I virus
Microorganismi piccolissimi, a metà strada tra essere vivente e molecola organica, che hanno la caratteristica, unica tra tutti i microbi, di non poter iniziare e concludere il loro ciclo vitale senza sfruttare le risorse strutturali dell’ospite.
Difatti, tutti i virus sono essenzialmente poco più di filamenti di DNA avvolti da una capsula di proteine (capside) che, una volta a contatto con una cellula ospite adatta, sfruttano le stesse strutture organiche della stessa per ‘obbligarla’ a riprodurre il codice genetico virale.
Ci sono una grande quantità di virus, famiglie e tipologie, e tradizionalmente sono proprio loro, assieme ai batteri, la causa delle più tremende pandemie della storia umana.
A livello di trasmissione sessuale, molti virus si diffondono prevalentemente o esclusivamente col rapporto sessuale: il virus dell’HIV, il virus del Papilloma umano (HIV) e il virus dell’Herpes simplex (HSV) sono esempi di virus a quasi esclusiva trasmissione tramite rapporto non protetto.
Va precisato che ogni infezione, causata sia da virus, da parassiti che da batteri, ha bisogno di una certa ‘carica’, cioè un certo numero - sempre elevato - di microorganismi per causare problemi al nostro sistema immunitario.
Difatti, tutti i microrganismi sono pericolosi per il nostro corpo sono quando ci attaccano in massa, in enorme quantità, da cui il concetto di 'carica batterica’ o ‘carica virale’, fondamentale per la prevenzione e la profilassi delle patologie, anche di quelle trasmesse per via sessuale.
Come si diffondono le Infezioni Sessualmente Trasmesse?
Il filo rosso che accomuna tutte le patologie veneree è, com’è ovvio pensare, l’attività sessuale.
Tale attività può essere di qualsiasi tipo: penetrativa tradizionale, con l’inserimento del pene nella vagina, mediante stimolazione orale oppure con la penetrazione anale.
Per alcuni tipi di patologie, come ad esempio quella da HPV, il semplice contatto, anche manuale, di mucosa-mucosa o pelle-pelle, non necessariamente penetrativo, può essere sufficiente per dare origine all’infezione.
Questo è importante da sapere e far conoscere, specie ai ragazzi più giovani, poiché spesso, erroneamente, alcuni di loro pensano di essere comunque al sicuro dalle infezioni sessuali astenendosi dalla pura penetrazione, preferendo i rapporti preliminari considerati ‘sicuri’.
In realtà non ci sono attività ‘sicure’ nel sesso effettuato senza protezioni: anche i rapporti orali, ad esempio, possono essere un veicolo ben più che adatto per la diffusione delle infezioni.
Negli ultimi anni, in Italia si è assistito ad un incredibile incremento del numero delle malattie veneree, con tassi di crescita spesso superiori al 200%.
I motivi di questo incredibile 'boom', anche di patologie ritenute un tempo quasi totalmente debellate (si pensi alla sifilide) è molto probabilmente dovuto a diversi fattori concomitanti, tra cui il cambio della società e l'aumento delle relazioni brevi e dei rapporti promiscui, la scarsa o totalmente assente educazione sessuale dei giovani e l'immigrazione massiccia da Paesi dove le condizioni igienico-sanitarie sono spesso deficitarie.
Un mix di fattori che ha portato, nel giro di pochi anni, ad un aumento incredibile delle malattie veneree.
La lista delle più comuni Infezioni Sessualmente Trasmesse
Le Infezioni Sessualmente Trasmesse sono una lunga lista: l’OMS ne conta oltre trenta, di cui almeno 8 definite ‘estremamente comuni’.
Tra queste, sempre l’OMS ritiene che alcune siano così diffuse da risultare in un praticamente quasi certo loro contagio, almeno una volta nella vita, per gran parte della popolazione sessualmente matura.
Tutte le MST possono affliggere sia uomini che donne, anche se, a seconda della tipologia d’infezione, alcune patologie veneree possono risultare particolarmente virulente e sintomatiche per l’uno o l’altro sesso.
Qui di seguito vi è una lista sintetizzata delle più comuni Malattie Sessualmente Trasmesse, il loro agente eziologico e una breve descrizione della loro sintomatologia.
La gonorrea
il batterio Neisseria gonorrhoeae
Infezione classica a trasmissione sessuale, nota all’essere umano da millenni (è ben descritta anche nella Bibbia giudaica e cristiana), trasmessa dal batterio Neisseria gonorrhoeae.
Volgarmente chiamata ‘scolo’, per via del suo sintomo più tipico, ossia le perdite uretrali.
Il Neisseria gonorrhoeae è un batterio patogeno che, a differenza di altri suoi simili, si è specializzato proprio nell'essere umano, e non è in grado di infettare altri animali.
È un batterio obbligato, cioè che deve necessariamente manifestare una sintomatologia per potersi trasmettere ed infettare altri soggetti.
In questo caso, la sintomatologia tipica sono le perdite uretrali, sia vaginali che peniene.
Come molte altre patologie batteriche, la gonorrea si cura mediante robuste dosi di antibiotico, in particolare mondo di ceftriaxone.
La chlamydia o clamidia
La Chlamydia trachomatis
Infezione causata dai batteri Chlamydia trachomatis, dei bacilli gram-negativi che, oltre ai genitali, non disdegnano colpire anche altri tessuti del corpo umano, come ad esempio gli occhi.
La clamidia è un’infezione in molti casi asintomatica, ma quando invece dà sintomi, può essere un serio pericolo per la vista, in quanto può portare la tracoma: un’infezione delle palpebre che, se non risolta con farmaci o chirurgicamente, si tramuta in cecità.
La terapia prevede l’uso di antibiotici, preferibilmente azitromicina o doxiciclina.
La sifilide
Treponema pallidum
Chiamata anche lue o ‘mal francese’ - curiosamente, in Francia è invece chiamata ‘mal napoletano’ - è una grave infezione batterica, che si propaga quasi esclusivamente per via sessuale, causata dal batterio a forma di molla noto come Treponema pallidum.
Malattia sconosciuta in Europa sino alla scoperta delle Americhe, ma ampiamente diffusa nelle popolazioni pre-colombiane, che infettarono i marinai spagnoli e portoghesi durante i primi viaggi conoscitivi.
Patologia subdola, cronica e degenerativa, è caratterizzata per attraversare tre fasi, una più severa dell’altra, che si sviluppano nel corso di molti anni.
L’ultima fase, la sifilide al terzo stadio, che può svilupparsi anche dopo 40 anni dall’infezione, è una gravissima patologia neurodegenerativa quasi sempre mortale, poiché in grado di distruggere organi fondamentali alla sussistenza, come il fegato, il sistema nervoso centrale, persino l’aorta.
Patologia che ha funestato l’Europa per secoli, senza speranze serie di cura, è fortemente calata, sia come numero di contagiati che come morbilità, dopo l’introduzione degli antibiotici.
Negli ultimi decenni, col cambio delle attitudini sessuali e la liberalizzazione dei rapporti, nonché con una decisa fonte immigratoria dai Paesi africani dove è ancora endemica, la sifilide è tornata a mordere anche nel Vecchio Continente, Italia compresa.
La cura della sifilide si basa su massicce dosi di penicillina pressoché pura (la penicillina G), unico antibiotico capace di uccidere e debellare il Treponema pallidum.
Negli stadi iniziali dell’infezione, è solitamente sufficiente una singola, robusta dose.
Negli stati avanzati, le dosi di penicillina erogate sono diverse, secondo cicli periodici precisi.
Il virus HIV (Human Immunodeficiency Virus)
Retro-virus di origine africana e abbastanza recente, originatosi dai primati affini ai Sapiens (gli scimpanzé).
È un virus molto subdolo, che si propaga col contatto di sangue e fluidi genitali (liquido seminale e liquido vaginale) infetti.
Colpisce esclusivamente alcune cellule del corpo, i linfociti - cioè i globuli bianchi del nostro sistema immunitario - e questo, alla lunga, causa una sorta di immunodeficienza acquisita che, se non trattata, sfocia nella temuta sindrome AIDS.
È un virus che, per le sue caratteristiche di infezione, colpisce prevalentemente soggetti promiscui, ma anche tossicodipendenti abituali - spesso, poco attenti ai protocolli igienici durante le loro dosi - di cui per anni è stato un autentico spauracchio.
Per la sua predilezione verso i linfociti, il virus dell’HIV è uno dei pochi virus noti a non dare immunità all’ospite, una volta sconfitta l’infezione: in questo caso, l’infezione non finisce, poiché il sistema immunitario non riesce mai ad eradicare completamente il virus, ben nascosto proprio dentro i ‘poliziotti’ del nostro corpo.
Sebbene non esista ancora una cura radicale che possa portare ad una piena guarigione i pazienti sieropositivi, la terapia antivirale moderna è incredibilmente efficace, permettendo al soggetto infetto di vivere essenzialmente una vita normale, anche con rapporti non protetti.
Una variante di questa moderna terapia, capace di abbassare davvero livelli minimi la carica virale dell’HIV, viene usata per la terapia PrEP, cioè la profilassi pre esposizione.
Il virus HPV (Human Papilloma Virus) e la condilomatosi
il virus del papilloma umano
Virus occasionale che si trasmette con contatto diretto, non necessariamente sessuale, e di cui si conoscono, sinora, oltre 120 sierotipi suddivisi in 16 gruppi.
Estremamente diffuso tra la popolazione di tutto il mondo, l’OMS stima che circa il 75% di tutta la popolazione mondiale ne sia, almeno una volta nella vita, venuto a contatto.
Molti soggetti infettati dal virus rimangono asintomatici, e dunque non si accorgono, né hanno nozione alcuna, di essere infetti.
È il virus che scatena, in caso di abbassamento delle difese immunitarie dell’ospite, una drastica risposta immunitaria che origina delle escrescenze - carnose o piatte, di colore variabile - note come verrucosi.
Alcuni tipi di virus HPV sono particolarmente specializzati per attaccare le cellule degli organi genitali, ano e retto inclusi, originando delle particolari verruche note come condilomi.
I condilomi ano-genitali sono una tipica manifestazione sintomatica dell’infezione da HPV che trova un sistema immunitario dell’ospite debilitato, ad esempio dopo una cura antibiotica o chemioterapica, una precedente malattia molto debilitante, un periodo di stress o calo delle difese fisiche generali, ecc.
I condilomi, che sono in sintesi una disperata difesa del corpo che cerca di confinare verso l’esterno (dunque, il derma) il virus, possono colpire pressoché ogni parte della cute ano-genitale, e a volte possono localizzarsi anche nella bocca, nella lingua o in gola (tipico dei casi d’infezione contratta con sessioni di sesso orale).
I condilomi sono considerati lesioni pre-tumorali, che possono dunque - seppur in rari casi, specie per gli uomini - degenerare in vere e proprie neoplasie maligne.
Ciò accade perché la cellula infettata dal virus, nel tempo, può modificarsi a livello genetico, dando dunque origine ad una sua replicazione incontrollata ed anomala.
Alcuni tipi di virus HPV sono considerati a maggior rischio oncologico di altri, e dunque la tipizzazione, cioè l’escissione tramite biopsia di un pezzetto di condiloma e il successivo esame istologico sono quasi sempre obbligatori, in sede di diagnosi e/o terapia chirurgica.
Al momento, non esiste una cura specifica per l’infezione da HPV, e dunque la sua eradicazione è lasciata al sistema immunitario dell’ospite che, seppur nel tempo, generalmente riesce sempre a sconfiggere il virus.
I condilomi vanno invece trattati e rimossi, poiché il rischio dello sviluppo di un tumore, anche se raro, non può essere ignorato.
Per farlo, si possono utilizzare differenti tecniche chirurgiche, come: l’escissione a lama fredda, il laser, il bisturi a radiofrequenza, l’elettrobisturi, la bruciatura con acido nitrico o azoto liquido, ecc.
Nell’uomo, i condilomi possono colpire tutta l’area ano-genitale, tra cui il meato dell’uretra, il glande e il prepuzio.
Anche se non esiste ancora una cura specifica per il virus HPV, esiste però da tempo un efficace vaccino, sia per uomini che per donne, gratuito per tutti i ragazzi under 18 e dal costo molto contenuto per gli adulti.
Esso protegge nel 98% dei casi da tutti i tipi e gruppi di virus che causano la condilomatosi, ed è pertanto consigliato a tutti, sia uomini che donne, idealmente prima dell’inizio dell’attività sessuale.
L'educazione sessuale nei giovani è, in Italia, un problema mai affrontato e mai risolto, sia dalla scuola che dal nucleo familiare.
Parlare di sesso è, spesso, ancora un autentico tabù, che non fa per nulla bene alla salute dei giovani, che ormai cominciano ad avere rapporti nel pieno dell'adolescenza.
L'ampia diffusione delle malattie veneree e il loro drastico incremento nel corso degli ultimi anni è causato, non secondariamente, proprio dalla scarsa educazione sessuale dei ragazzi.
Un problema serio, che costa molto denaro al nostro Servizio Sanitario Nazionale, e che potrebbe essere mitigato proprio da una sana educazione sessuale, da cominciarsi già durante l'educazione obbligatoria, prima dell'inizio dell'adolescenza.
L’Herpes genitale e il VHS (Virus Herpes Simplex)
virus herpes simplex
L’Herpes genitale è causato dalla stessa famiglia di virus che causa il tanto fastidioso herpes labiale, che fa capo al più grande ordine degli Herpesvirales, che comprende anche il noto Herpesvirus zoster, che causa la varicella e la sua recrudescenza nota come fuoco di Sant’Antonio.
Come l’Herpes labiale, l’Herpes genitale attacca principalmente le delicate mucose genitali, come il glande e la punta del pene nell’uomo, e la vulva, la vagina e il collo dell’utero nella donna.
I suoi sintomi variano molto, anche a seconda del livello di efficienza del sistema immunitario dell’ospite: può essere totalmente asintomatico oppure può manifestarsi con piccole vescicole, pruriginose e spesso dolenti, accompagnate anche da febbre, malessere generale, dolori muscolari ed emicrania.
Nei casi più gravi, in soggetti particolarmente sensibili o immunodepressi, l’Herpes genitale può dare origine a vere e proprie piaghe genitali, estremamente dolenti e brucianti.
Esattamente come l’Herpes labiale, il virus genitale si trasmette per semplice contatto diretto di mucosa con mucosa, e può passarsi anche con il rapporto orale - possibilità, anzi, spesso prediletta dal virus.
La remissione del virus è solitamente spontanea, e un sistema immunitario in buona salute riesce a liberarsene in qualche settimana.
La terapia attualmente disponibile per i casi gravi sintomatici, a base di Aciclovir, non è totalmente curativa, ma permette di abbassarne i sintomi e dare dunque più sollievo al paziente.
Il Trichomonas vaginalis e la tricomoniasi
Trichomonas vaginalis
Infezione Sessualmente Trasmessa che l’OMS e il Ministero della Salute italiano considerano più diffusa in tutto il mondo, è causata dal parassita protozoo Trichomonas vaginalis.
Il parassita si trasmette facilmente attraverso lo scambio dei fluidi sessuali, ma può trasmettersi anche con lo scambio di indumenti e asciugamani infetti, oppure con l’uso dei sex toys.
I sintomi compaiono dopo una breve incubazione, mediamente dopo 4-7 giorni, ma a volte anche dopo quasi un mese, e sono abbastanza difficili da diagnosticare con certezza, anche in considerazione della similitudine con altre patologie veneree (come la gonorrea): perdute di muco giallastro e maleodorante nella donna, secrezione altrettanto giallastra e maleodorante dall’uretra nell’uomo.
Per la diagnosi precisa della tricomoniasi, è necessario eseguire un test di laboratorio.
In casi rari, che però non bisogna escludere a priori, il parassita può portare a prostatite ed infiammazioni diffuse al pene, fino alla sterilità.
Il trattamento dell’infezione è a base di metronidazolo o di tinidazolo.
Il sarcoma di Kaposi
Human Herpes Virus di tipo 8
Il sarcoma di Kaposi è una neoplasia che origine dalle cellule endoteliali dei vasi sanguigni o linfatici, e può colpire sia la mucosa che gli organi interni - come ad esempio stomaco ed intestino.
Origina dalla degenerazione di una cellula della parete interna di un vaso sanguigno o linfatico, che si riproduce malformata e ad una velocità eccessiva, scatenando dunque la massa tumorale.
È un tumore abbastanza raro nel mondo, ma nei paesi mediterranei, come l’Italia, è lievemente più incidente.
Il sarcoma di Kaposi è causato dall’infezione di uno dei tanti tipi di Herpes virus, chiamato Human Herpes Virus 8, che necessita però di trovare, nell'ambiente dell’ospite, un sistema immunitario particolarmente debole.
Come l’Herpes simplex, sia labiale che genitale, la variante HH8 si trasmette per contatto diretto, anche durante i rapporti sessuali, specie tra soggetti immunodepressi o con una sovra-infezione virale (come ad esempio quella data dal virus HIV).
Il sarcoma di Kaposi si manifesta come una serie di lesioni cutanee dal colore rosso-violaceo, solitamente piatte ma a volte anche in leggero rilievo, oppure nodulari.
La terapia del sarcoma di Kaposi dipende dalla stadiazione del tumore, dalla sua estensione e dal grado di risposta immunitaria del paziente.
La prevenzione: non un consiglio ma un obbligo, per prevenire le Infezioni Sessualmente Trasmesse
Tutte le Infezioni Sessualmente Trasmesse possono essere prevenute con buoni comportamenti igienici, che prevedono sia idonee regole comportamentali - ad esempio, evitare la promiscuità, prediligendo partner stabili - sia con le obbligatorie protezioni personali, come ad esempio l’uso del profilattico.
Sebbene l’utilizzo del preservativo non possa proteggere al 100% da ogni tipo di infezione, e che la barriera garantita da esso non possa, ovviamente, coinvolgere ogni area di contatto genitale, il suo utilizzo riduce drasticamente la possibile contaminazione per molti virus e batteri.
Ancora, i soggetti, specialmente giovani, dovrebbero essere adeguatamente istruiti sui comportamenti sessuali a rischio, sia dalla famiglia che dal Medico di base, passando anche per l’istruzione scolastica.
La visita ginecologica per le ragazze adolescenti e la visita andrologica per i ragazzi dovrebbero sempre essere delle buone norme di prevenzione ed informazione.
Nella visita, sia il Medico Ginecologo che il Medico Andrologo possono istruire adeguatamente la ragazza o il ragazzo alle pratiche sessuali e ai rischi connesse alle malattie veneree, dando preziosi consigli di buona pratica, tra cui l’uso sistematico del profilattico.
Purtroppo, in Italia, la cronica carenza di adeguata informazione sessuale, che si accompagna alla disinformazione galoppante sull’Internet e sui social network - spesso, con autentiche bufale o informazioni pericolose - non aiuta a proteggere adeguatamente i giovani ragazzi e le giovani ragazze dai pericoli delle Malattie Sessualmente Trasmesse.
Ecco perché deve intervenire in primis la famiglia, imponendosi se è il caso, inviando il ragazzo o la ragazza dal Medico adeguato, Andrologo o Ginecologo, prima dell’inizio dell’attività sessuale.
Pensi di essere stato infettato da qualche Malattia Sessualmente Trasmissibile? Il Dott. Massimo Capone è qui per aiutarti
Il Dott. Massimo Capone è un Chirurgo Andrologo, perfezionato da molti anni nelle condizioni patologiche dovute alle infezioni causate dalle Malattie Sessualmente Trasmesse, come ad esempio la condilomatosi del pene dovuta all’infezione dal virus HPV.
Il Dottore, oltre che aiutarti nell'approccio diagnostico e terapeutico, può anche provvedere alla prima visita andrologica per tuo figlio, indispensabile durante la maturazione sessuale, sia per controllare il regolare sviluppo del ragazzo e sia per informarlo sui rischi della pratica sessuale promiscua, indirizzandolo verso l’uso delle giuste precauzioni.
Nei suoi studi di Trieste, Padova-Pozzonovo, Treviso-Carbonera, Cervignano del Friuli e Galatone (Lecce), il Dott. Massimo Capone visita e riceve quotidianamente pazienti da tutta Italia, bisognosi di curare molte Malattie Sessualmente Trasmesse con tutta la competenza e l’esperienza più che trentennale del Dottore.
il tuo Chirurgo Andrologo d'eccellenza a Trieste, Udine, Treviso, Padova e Lecce
ritorna ad una vita sessuale felice ed appagante, con l'aiuto del dott. massimo capone
Il Dott. Massimo Capone è un Chirurgo Andrologo, perfezionato nelle disfunzioni sessuali maschili più sentite, come la disfunzione erettile, l'eiaculazione precoce, l'infertilità, le malformazioni del pene e la riabilitazione sessuale.
Nei suoi studi di Trieste, Cervignano del Friuli (UD), Carbonera (TV), Pozzonovo (PD) e Galatone (LE), tutti modernamente attrezzati, il Dottore eroga visite e trattamenti specialistici di Andrologia ed Urologia, per diagnosticare e risolvere problemi alla sfera sessuale e uro-genitale come:
l'alta chirurgia andrologica per risolvere la disfunzione erettile e tornare alla piena funzionalità sessuale
- La disfunzione erettile
- I problemi erettili dei pazienti diabetici
- L'incurvamento congenito del pene
- La malattia di La Peyronie
- La fimosi
- La cisti scrotale
- La riabilitazione sessuale post-prostatectomia
- L'impianto di protesi peniene
- La terapia riabilitativa del pene con onde d'urto
nelle strutture dove opera, il Dottore esegue interventi di alta Chirurgia Andrologica con l'impianto di moderne protesi peniene, in grado di risolvere definitivamente i problemi di disfunzione erettile anche nei pazienti gravi, in cui la terapia farmacologica oppure la riabilitazione fisica non possono garantire nessun tipo di risultato.
Il Dott. Massimo Capone è uno dei massimi esperti della Chirurgia Plastica Ricostruttiva degli organi genitali maschili, e può risolvere anche i casi più complessi di incurvamento del pene, congenito o dovuto alla malattia di La Peyronie, grazie ad oltre trent'anni di esperienza nella mini-chirurgia ricostruttiva dei corpi cavernosi del pene.
Il Dottore visita nei suoi studi di Trieste, di Cervignano del Friuli (Udine), di Carbonera (Treviso), di Pozzonovo (Padova) e di Galatone (Lecce).
Ricorda che il benessere sessuale e la fertilità sono condizioni importanti per ogni uomo, a prescindere dalla sua età: il Dott. Massimo Capone può aiutarti a sentirti meglio, sicuro di te e in salute, affinché tu possa godere di un'ottima qualità della tua vita sessuale, che ti accompagni nel tuo percorso di uomo, di padre, di compagno.
Da oltre trent'anni, l'Andrologia d'eccellenza in Italia.
Per una vita sessuale felice e serena, sempre.
Tutti gli articoli sanitari presenti in questo sito sono stati scritti da Medici o informatori sanitari.
Le informazioni sanitarie sono date
secondo i principi di scienza e coscienza, senza ausilio di algoritmi generativi.
Tutti gli articoli sanitari sono materiale originale, attendibile, verificato e inviato all'Ordine provinciale di appartenenza.
Nessun articolo è stato scritto, anche parzialmente, da un'intelligenza artificiale generativa.
Quindi ricorda che...
- Le malattie sessualmente trasmissibili sono tutte quelle patologie portate da microorganismi che si trasmettono per via prevalentemente sessuale;
- Virus, batteri, funghi ed altri microscopici parassiti sono gli agenti eziologici delle malattie sessualmente trasmissibili;
- Le malattie sessualmente trasmissibili sono anche chiamate malattie veneree, e sono le forme d’infezione tra le più comuni nella popolazione umana;
- Alcuni microbi si sono specializzati nella trasmissione esclusivamente sessuale, adattandosi alla naturale inclinazione promiscua dell’Homo Sapiens;
- Esempio di malattie veneree sono la sifilide, la gonorrea, la clamidia, la condilomatosi, l’infezione da HPV, l’epatite C, ecc.;
- Alcune malattie veneree sono curabili, altre non hanno al momento una cura specifica;
- Negli ultimi anni, l’incidenza delle malattie sessualmente trasmissibili è aumentata enormemente, con punte (a seconda della patologia) di oltre il 200%;
- L’aumento drammatico delle malattie sessualmente trasmissibili è da imputarsi alle mutate condizioni sociali, all’aumento della promiscuità e alla mancanza di adeguata informazione sanitaria ed educazione sessuale nelle giovani generazioni;
- Tutte le patologie sessualmente trasmissibili hanno bisogno del contatto diretto per trasmettersi;
- La protezione data dal preservativo è importante e dovrebbe sempre essere utilizzata nel caso di relazioni occasionali, ricordando che essa comunque non protegge mai al 100%;
- Per alcune malattie sessualmente trasmissibili, come ad esempio l’infezione da HPV, è disponibile un sicuro ed efficace vaccino, gratuito per tutti i ragazzi sotto i 18 anni d’età;
- È estremamente importante che sia la famiglia che l’ambiente scolastico educhi i giovani ragazzi alla giusta prevenzione delle malattie veneree, con l’idonea educazione sessuale
Nota deontologica
L'Andrologia, in Italia, non ha ancora una Scuola di Specializzazione riconosciuta dal Ministero dell'Istruzione.
Non è quindi legalmente possibile riportare l'aggettivo 'specialista' al Medico Andrologo, poiché tale titolo accademico è riservato solo al Medico che, legalmente, ottiene un Diploma di Specializzazione.
Come branca della Medicina, l'Andrologia è estensione naturale dell'Urologia, cioè la specialistica che studia e cura tutte le patologie del tratto uro-genitale umano, con una mirata predilezione per le affezioni squisitamente maschili.
Questo vuol dire che la formazione del Medico che intende definirsi 'Andrologo' è effettuata prevalentemente sul campo, attraverso l'esperienza diretta e i casi clinici affrontati e risolti, nonché del continuo studio ed aggiornamento professionale sulle patologie prettamente maschili.
Il Dott. Massimo Capone, iscritto all'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Trieste, tiene dunque a precisare che egli è un Medico Chirurgo Specialista in Urologia, e perfezionato poi Andrologo durante il suo trentennale esercizio della professione medica.
Quest'articolo è stato revisionato ed aggiornato dal Dott. Massimo Capone il giorno:
martedì 30 luglio, 2024
Il Dott. Massimo Capone è un Medico Chirurgo Andrologo, specializzato in Urologia e perfezionato in Chirurgia Andrologica.
Sin dal suo percorso accademico, il Dottore si è focalizzato sulle problematiche relative alla sessualità maschile, sulla chirurgia plastica e ricostruttiva dei genitali maschili, sulla chirurgia protesica del pene nonché sui disturbi della fertilità.
Competente, affidabile, cordiale, chiaro ed esauriente nel rispondere alle domande, il Dott. Massimo Capone ha introdotto, tra i primi in Italia, il protocollo rigenerativo dei tessuti dei corpi cavernosi del pene basato sulle onde d'urto a bassa intensità.
Nei suoi studi di Trieste, Padova-Pozzonovo, Treviso-Carbonera, Cervignano del Friuli e Galatone (Lecce), il Dottore aiuta ogni giorno decine di pazienti affetti da debilitanti e psicologicamente spossanti disfunzioni sessuali come la disfunzione erettile, l'eiaculazione precoce, il calo della libido, l'infertilità maschile e la complessa riabilitazione post-prostatectomia radicale.