Sei un uomo e hai problemi a concludere il rapporto nei tempi per così dire ‘giusti’, poiché raggiungi l’orgasmo molto facilmente, troppo velocemente?
L’eiaculazione precoce, conosciuta anche col nome latino eiaculatio praecox, è sicuramente una delle condizioni patologiche più temute dagli uomini, che affligge una quantità imprecisata degli stessi, in tutto il mondo.
Un tempo condizione facilmente derisa, nonché motivo di scherno e vergogna, oggi l’eiaculazione precoce è trattata dalla scienza medica alla pari di altre disfunzioni sessuali, che possono essere trattate e risolte.
Se anche tu soffri di eiaculazione precoce e questo problema ti assilla da molti anni, spesso impedendoti anche di avere una relazione affettiva normale, leggi questa pagina: contiene informazioni che possono esserti utili per capire un po’ meglio la tua condizione e, se lo vorrai, contattare un Medico Andrologo che potrà aiutarti.
Cos’è l’eiaculazione precoce?
L’eiaculazione precoce, conosciuta anche col nome scientifico di eiaculatio praecox, è una disfunzione della sfera sessuale maschile, che consiste nel concludere il rapporto sessuale tramite il coito in un tempo molto breve, insufficiente per soddisfare adeguatamente la partner.
Sulla quantificazione di ‘tempo molto breve’ la Medicina dibatte senza un vero punto d’incontro d’opinioni da secoli: per alcuni, tale tempo è sommario e dovrebbe essere considerato a partire dal momento d’inizio della penetrazione e, per essere considerato ‘precoce’, il coito dovrebbe avvenire prima dei 60 secondi.
Secondo altri pareri, sarebbe da considerare precoce ogni atto finale maschile che, a prescindere dalla durata, avvenga prima del coito femminile.
Questa seconda definizione lascia spesso il tempo che trova e non dovrebbe essere presa sempre a riferimento, in relazione del fatto che, anche in uomini non affetti da nessun disturbo della sfera sessuale, statisticamente nella metà dei casi la donna tende a ritardare sistematicamente l’orgasmo, lasciando concludere l’uomo prima.
Per questo, generalmente si considera ‘eiaculazione precoce’ una condizione ricorrente dell’uomo tale da rendere i rapporti con la propria compagna talmente veloci da essere, per entrambi, insoddisfacenti.
Quali sono le cause dell’eiaculazione precoce?
La conclusione precoce del rapporto è una disfunzione sessuale molto complessa, dove fattori fisiologici e psicologici spesso si mischiano, rendendo difficile stabilire con certezza una causa univoca.
Nel passato, l’eiaculazione precoce veniva considerata dalla Medicina una disfunzione squisitamente di natura psicologica, ma l’Andrologia moderna ha stabilito che tale condizione può avere anche motivazioni organiche.
A livello organico, vi sono infatti sia condizioni patologiche che predisposizioni fisiologiche che, da sole oppure in correlazione, possono portare al coito anticipato durante il rapporto.
Le condizioni organiche che possono essere causa dell’eiaculazione precoce possono dunque essere:
- Una certa predisposizione genetica del soggetto;
- Una particolare sensibilità del glande, specie se non circonciso;
- Delle malformazioni nervose del pene e dello scroto;
- Una certa brevità del frenulo del pene
A livello patologico, cioè correlato ad una specifica patologia urogenitale o endocrina, possiamo annoverare come possibile causa dell’eiaculazione precoce:
- L’ipertiroidismo;
- La prostatite o l’uretrite (l’infiammazione dell’uretra);
- Alterazioni dei normali livelli ormonali, in particolare del testosterone (libero e totale);
- Alcuni disturbi neuro-degenerativi;
- L’abuso di alcool e droghe;
- La disfunzione erettile, in particolar modo l’impossibilità di mantenere a lungo l’erezione durante il rapporto
Quest’ultimo problema, cioè quello della disfunzione erettile e dell’impossibilità di mantenere a lungo l’erezione durante il rapporto, è una condizione organica che però si manifesta come un’eiaculazione precoce psicologica, in quanto il paziente, concio di non poter mantenere a lungo l’erezione, si ‘affretta’ a concludere il rapporto anzitempo.
A queste cause organiche, vanno poi aggiunte tutte le componenti psicologiche che, secondo la moderna Medicina Andrologica, spesso giocano un ruolo di primo piano come causa principale dell’eiaculazione precoce.
Le cause psicologiche dell’eiaculazione precoce: quali possono essere?
L’eiaculazione precoce data da condizioni psicologiche patologiche è, statisticamente, la forma di eiaculatio praecox più comune.
Questi fattori psicologici, origine della disfunzione sessuale, si manifestano principalmente durante l’adolescenza, in seguito a traumi oppure a condizioni comunque di disturbo che possono instillare, nella psiche del soggetto, la radice del problema che si presenterà poi durante la vita sessuale adulta.
Questi traumi possono avere svariata natura: da un incesto, una violenza o aggressione sessuale a forti conflittualità con i genitori, o anche prime esperienze sessuali particolarmente traumatiche.
Queste condizioni sono definite, in Sessuologia, come causa dell’eiaculazione precoce permanente, che altro non ché che una forma psicosomatica di eiaculatio praecox.
Oltre all’eiaculazione precoce permanente, vi è poi un’altra forma di eiaculazione precoce di natura psicologica, chiamata eiaculazione precoce acquisita.
Questa forma di eiaculazione precoce di manifesta generalmente in soggetti adulti e già sessualmente maturi ed è scatenata spesso da stati d’ansia cronici, oppure eventi traumatici - anche piccoli, ma ripetuti nel tempo - che, a poco a poco, creano una crepa nell’equilibrio psico-sessuale del paziente.
In questo tipo di problematica, gli elementi esterni, causati quindi dai rapporti interpersonali ma anche dal vivere quotidiano, giocano spesso un ruolo di primo piano nell’origine della condizione patologica.
Ad esempio, possono essere considerate fattori scatenanti l’eiaculazione precoce acquisita, le condizioni quali:
- Esperienze sessuali con partner inadatti, troppo pretenziosi, sessualmente incompatibili o dal rapporto conflittuale;
- Il senso di frustrazione per non riuscire a trovare un partner ritenuto adatto;
- Scarsa fiducia in sé e nei propri mezzi;
- Un’immagine percepita come distorta del proprio corpo, spesso relativa a irrealizzabili imposizioni esterne;
- Un lavoro alienante, non particolarmente soddisfacente, non gratificante;
- Uno scarso interesse sessuale per la propria o il proprio partner, a sua volta indicatore di crisi di coppia;
- La depressione cronica;
- Uno stato cronico di ansia, non necessariamente relegato al solo livello sessuale
L’indagine sulla radice del problema dell’eiaculazione precoce, sia permanente che acquisita, è obbligatoria per identificare l’esatta causa della disfunzione sessuale e provvedere dunque al giusto piano terapeutico.
Non esiste, a livello clinico, un 'tempo minimo' o 'tempo massimo' per definire un rapporto sessuale.
Convenzionalmente, si parla di eiaculazione precoce quando l'uomo conclude l'atto penetrativo in meno di 60 secondi dall'inizio, ma questo limite temporale è, per l'appunto, una convenzione.
In realtà, sarebbe più corretto parlare di eiaculazione precoce quando il rappporto, piacevole per entrambi, viene bruscamente interrotto dal coito maschile, senza che questo sia stato adeguatamente controllato, lasciando dunque entrambi i partner non soddisfatti.
Come può essere diagnosticata l’eiaculazione precoce?
La diagnosi dell’eiaculazione precoce è un atto medico complesso, che richiede necessariamente un approccio multidisciplinare.
In primo luogo, è necessario stabilire se vi è davvero un problema di eiaculazione precoce, poiché esso non è sempre del tutto scontato.
Molti pazienti si presentano in visita dal Medico Andrologo convinti di essere affetti da eiaculazione precoce quando invece sono del tutto normali, e la loro percezione dei rapporti sessuali è distorta da un vero e proprio bombardamento esterno, spesso causato dall’abuso della pornografia.
Non è infatti raro che uomini adulti, più o meno giovani, abusino della cinematografia pornografica, e comparino costantemente le loro prestazioni con quelle, totalmente artificiose, degli attori hard.
Attori che, è bene ricordarlo, lavorano in condizioni eccezionali, con copioni già programmati e con caratteristiche fisiche totalmente fuori della norma, che spesso vengono ‘potenziate’ con veri e propri doping farmacologici.
Chiarito questo, il Medico deve provvedere, in sede di anamnesi, ad una rigorosa valutazione clinica del paziente, non dimenticando di giudicare gli elementi a disposizione con una certa flessibilità: l’eiaculazione precoce è essa stessa una condizione soggettiva, che ha pochi riferimenti invece oggettivi, e questo non va mai scordato.
In sede clinica il Medico deve accertare se vi sia davvero un problema di orgasmo precoce e, se c’è, l’obiettivo è quello di arrivare ad una spiegazione plausibile.
Per far ciò, ci si può basare, anche se a livello sommario, sul dato medio del tempo del rapporto penetrativo, che varia tra i 5,5 ed i 6,5 minuti.
Sembra poco tempo, ma bisogna considerare che chi è davvero affetto da eiaculazione precoce conclude il rapporto in tempi ancora più ristretti, cioè meno di un minuto.
In sede di visita, il Medico Andrologo deve poi valutare tutte le eventuali disfunzioni organiche del paziente: le sue eventuali patologie correlate, il suo stato di equilibrio psico-fisico e anche le sue abitudini e preferenze sessuali.
A livello clinico, il Medico Andrologo potrebbe prescrivere anche degli esami diagnostici a corredo, utili per valutare la presenza di eventuali patologie non identificabili con la sola visita medica, ad esempio:
- La spermocultura;
- Il test del livello di testosterone, sia libero che totale;
- Un tampone uretrale, utile a stabilire la presenza di eventuali infezioni batteriche o micotiche;
- La misurazione dell’emoglobina glicata e la curva glicemica, utile a stabilire la presenza o meno di eventuale diabete mellito
In sede di visita clinica, il Medico Andrologo può anche effettuare un esame ecografico del pene e dei testicoli, indispensabile per valutare la presenza di eventuale varicocele, cisti scrotali e per stabilire se i corpi cavernosi del pene ricevono idonea vascolarizzazione dalle arterie peniene.
La visita urologica è completata con l’ispezione clinica, dove il Medico Andrologo valuta la condizione morfologica dell’apparato sessuale del paziente, alla ricerca di possibili malformazioni o patologie che potrebbero essere la causa dell’eiaculazione precoce o comunque contribuire ad essa, come:
- La fimosi con la stenosi del prepuzio;
- Prostatiti o la condizione di Ipertrofia Benigna della Prostata;
- Eventuali infezioni od infiammazioni del glande e del prepuzio (balaniti o balanopostiti);
- Incurvamenti del pene, congeniti oppure acquisiti (dovuti alla malattia di La Peyronie);
- Eventuali malformazioni congenite del pene o dei testicoli;
- Presenza di micosi, infezioni batteriche o infestazioni parassitarie
Per valutare lo stato della prostata, il Medico Urologo può completare la visita con l’ispezione digitale rettale, l’esame di riferimento per diagnosticare eventuali prostatiti o ipertrofia benigna della ghiandola prostatica.
Accertato lo stato di salute generale del paziente e confermate, oppure escluse, le possibili patologie o comunque condizioni patologiche organiche, il Medico Andrologo deve poi indagare sulla condizione psicologica del soggetto che, nella maggioranza delle condizioni, è la causa principale dell’eiaculazione precoce.
Per far ciò, è indispensabile che il Medico Andrologo abbia forti competenze in Sessuologia e Psicosessuologia, che possano consentirgli di scavare a fondo la psiche del paziente, alla ricerca delle origini della sua disfunzione sessuale.
Questo colloquio psicologico col Medico Andrologo deve essere schietto, onesto, privo di inutili reticenze e assolutamente scevro da ogni tabù.
Cosa si può fare per risolvere l’eiaculazione precoce?
La terapia per risolvere l’eiaculazione precoce è necessariamente legata alla natura della stessa, e alla sua causa scatenante.
Nella terapia, a prescindere dalla causa originaria dell’eiaculazione precoce, il Medico Andrologo deve sempre tenere in considerazione che, quasi sempre, cause organiche provocano anche alterazioni psicologiche, creando veri e propri circoli viziosi che, non di rado, peggiorano la sintomatologia e auto-sostengono la disfunzione sessuale.
Se il problema dell’eiaculazione precoce è spesso multidisciplinare, le terapie saranno dunque anch’esse multidisciplinari, e possono dunque comprendere terapie di natura psicologica e psicosessuologica, terapie mediche e farmacologiche e, seppur in rari casi, terapie chirurgiche.
Deficit funzionali, nel caso che essi siano la causa dell’eiaculazione precoce, possono essere corretti con l’adeguata terapia farmacologica, come ad esempio quella a base di farmaci dapoxetina, fluoxetina e paroxetina.
Questi farmaci sono in grado di agire direttamente sulla serotonina, cioè il neurotrasmettitore che gioca un ruolo di assoluto rilievo nella sensibilità dei genitali.
I farmaci possono diminuire tale sensibilità riducendo la trasmissione neurale, ritardando dunque il coito e prolungando conseguentemente il rapporto.
Le terapie farmacologiche, seppur efficaci, non sono prive di effetti collaterali e pertanto il loro uso deve avvenire sotto stretto controllo medico, con l’obiettivo di ridurre progressivamente il dosaggio al conseguimento dei risultati voluti.
I pazienti affetti da deficit vascolari, responsabili della disfunzione erettile - che può essere causa, come detto in precedenza, del disagio psicologico che porta all’eiaculazione precoce - possono essere trattati con farmaci vasoattivi, per esempio il sildenafil o il tadalafil.
L’elevata sensibilità del glande può essere trattata con soluzioni topiche anestetizzanti oppure, se vi è l’indicazione medica, anche con l’intervento di circoncisione, specificando al paziente che esso richiederà comunque del tempo di ‘assestamento’ sulla sensibilità generale del pene.
Pazienti affetti da deficit vascolare causato da patologie endocrine, come ad esempio il diabete mellito, possono trovare grande giovamento dalla terapia ad energia fisica con onde d’urto.
Questa terapia, in grado di dare grandi soddisfazioni se ben eseguita, si basa sulla somministrazione di onde d’urto a trasmissione lineare dell’energia, che genera un campo d’azione di volume e forma variabile, con una penetrazione massima di 30mm.
Questo campo energetico stimola la vasodilatazione dei corpi cavernosi, migliorando l’ossigenazione e reclutando anche le cellule staminali adiacenti e circolanti, responsabili della formazione di nuovo tessuto vascolare.
L’uso delle onde d’urto a bassa intensità consente di ottenere un miglioramento clinico della disfunzione erettile fino al 65% dei pazienti trattati; se essa è la causa scatenante dell’eiaculazione precoce, i miglioramenti dell’erezione del pene vanno di pari passo a quelli sul prolungamento dei tempi del rapporto.
È bene ricordare che qualsiasi terapia proposta, sia medica che farmacologica, deve comunque essere sempre accompagnata da un adeguato supporto psicologico e, nella maggior parte dei casi, da un percorso psicodinamico.
Il paziente deve essere accompagnato nel percorso, a volte lungo, di riappropriazione del proprio corpo, comprese le sensazioni tattili delle parti genitali.
Ciò può richiedere del tempo, e un piano specifico di riabilitazione, deciso assieme al Medico Andrologo.
L'eiaculazione precoce non deve essere stigmatizzata, derisa o ignorata: è una disfunzione della sfera sessuale che può avere motivazioni anche organiche, e non sono psicologiche.
Ecco perché è importante non vergognarsi e non mettersi a disagio nel contattare un Medico Andrologo: la visita specialistica è il primo passo proprio per stare meglio, e non deve dunque essere temuta né rimandata.
Il Medico Andrologo, proprio perché è un Medico, non giudica e non discrimina nessun paziente, ma è a disposizione proprio per far star meglio i suoi assistiti.
Qual è il Medico che può aiutarmi nel diagnosticare e curare l’eiaculazione precoce?
Lo specialista sanitario competente e preparato nelle disfunzioni sessuali, di cui l’eiaculazione precoce non è che una delle tante manifestazioni, è il Medico Andrologo.
Il Medico Andrologo è un Medico specializzato in Urologia, cioè quella branca della Medicina che studia e cura le patologie urogenitali del corpo umano, che si è poi ulteriormente perfezionato nell’Andrologia, cioè quella parte dell’Urologia che tratta le patologie urologiche prettamente maschili.
Il Medico Andrologo ha grandi competenze non solo di Medicina Urologica, ma anche di Psicologia e Sessuologia: argomenti indispensabili per affrontare al meglio i problemi causati dalle disfunzioni sessuali, che necessitano di un supporto multidisciplinare.
Sei affetto da eiaculazione precoce? Non vergognarti, ma inizia a curarla
Singoli episodi di eiaculazione precoce non devono preoccuparti, e sono abbastanza comuni in qualsiasi uomo, giovane o meno giovane.
Nella sola Italia, il Ministero della Salute stima che almeno 1 italiano su 3, nel corso della sua vita sessuale, abbia sperimentato almeno una volta un singolo episodio di eiaculazione precoce.
Il ‘concludere troppo presto’ un rapporto sessuale può capitare per molti motivi, non necessariamente patologici.
Può capitare per via di un partner sbagliato, di un rapporto consumato troppo velocemente per cause esterne, per un periodo di particolare stress o pressione al lavoro, per soggezione o paura di una partner magari molto attesa e desiderata, e per la quale si prova un forte desiderio.
Insomma, cause che possono capitare a chiunque e che diventano motivo d’indagine medica specialistica se e solo se si ripetono nel tempo, ciclicamente, o acquistano la caratteristica di cronicità.
In quel caso, bisogna evitare di deprimersi e temere lo scorno sociale e relazionale della condizione, ma bisogna invece agire, cercando l’aiuto di un Medico Andrologo esperto.
La Medicina moderna, col giusto supporto psicologico, consente di risolvere, spesso anche con relativa facilità, anche casi ritenuti un tempo ‘incurabili’ di eiaculazione precoce, riportando il paziente ad una piena e felice vita sessuale.
Questo può essere ottenuto, però, solo se il paziente decide di farsi aiutare, evitando inutili reticenze - spesso, dovute a vecchi e obsoleti preconcetti che non hanno più motivo d’esistere nella moderna società - ricorrendo al supporto di un Medico Andrologo.
Casi cronici d’eiaculazione precoce mai curata e sempre trascurata non solo influiscono in maniera drammatica sulla vita sentimentale e sessuale del paziente, ma provocano spesso una perversa spirale auto-denigrante che sfocia sovente in situazioni di autentica disperazione e depressione, dalle quali poi è complicato uscire e che dunque si dovrebbero evitare.
L’eiaculazione precoce, un tempo derisa e denigrata, può e deve essere trattata alla stregua di qualsiasi altra condizione patologica che rientra nelle disfunzioni sessuali, ed il soggetto che ne è affetto deve riconoscerne lo stato patologico, spingendosi a chiedere aiuto e supporto medico.
Ritardare e procrastinare questo supporto non giova alla condizione sia fisica che psicologica del paziente e rende poi ulteriormente complessa la diagnosi e la terapia risolutiva.
In tale contesto, va ricordato che l’eiaculazione precoce è, assieme alla disfunzione erettile, una delle cause principali della crisi di coppia.
Essa deve dunque essere vista come una condizione che dovrebbe essere risolta per il bene di entrambi i componenti della relazione.
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Quindi ricorda che...
- Si parla di eiaculazione precoce quando, su base cronica, un uomo tende a concludere il rapporto sessuale in tempi eccezionalmente brevi, di fatto non riuscendo la soddisfare la partner;
- L’eiaculazione precoce è un problema che affligge ogni categoria sociale, ogni etnia e ogni età adulta della vita;
- In passato si considerava l’eiaculazione precoce un problema esclusivamente psicologico, ma la medicina moderna moderna ha stabilito da tempo che vi possono essere anche cause organiche;
- Sui tempi che bisogna considerare per diagnosticare l’eiaculazione precoce bisogna ragionare con una certa flessibilità, in quanto non vi è unanime parere scientifico;
- Va considerato che, generalmente, l’uomo tende sempre a concludere prima della donna;
- L’iper-sensibilità del glande è una delle cause dell’eiaculazione precoce su base organica;
- Le motivazioni psicologiche alla base dell’eiaculazione precoce possono essere molteplici, ma spesso hanno origine da un trauma subito in età infantile o adolescenziale;
- La corretta diagnosi dell’eiaculazione precoce è essenziale per approntare una giusta terapia;
- Vi sono farmaci in grado di ritardare l’eiaculazione agendo sul meccanismo della serotonina, ma debbono essere prescritti e dosati da un medico andrologo esperto;
- L’eiaculazione precoce di origine psicologica deve essere affrontata e risolta con il giusto percorso psicoterapeutico
Nota deontologica
L'Andrologia, in Italia, non ha ancora una Scuola di Specializzazione riconosciuta dal Ministero dell'Istruzione.
Non è quindi legalmente possibile riportare l'aggettivo 'specialista' al Medico Andrologo, poiché tale titolo accademico è riservato solo al Medico che, legalmente, ottiene un Diploma di Specializzazione.
Come branca della Medicina, l'Andrologia è estensione naturale dell'Urologia, cioè la specialistica che studia e cura tutte le patologie del tratto uro-genitale umano, con una mirata predilezione per le affezioni squisitamente maschili.
Questo vuol dire che la formazione del Medico che intende definirsi 'Andrologo' è effettuata prevalentemente sul campo, attraverso l'esperienza diretta e i casi clinici affrontati e risolti, nonché del continuo studio ed aggiornamento professionale sulle patologie prettamente maschili.
Il Dott. Massimo Capone, iscritto all'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Trieste, tiene dunque a precisare che egli è un Medico Chirurgo Specialista in Urologia, e perfezionato poi Andrologo durante il suo trentennale esercizio della professione medica.
Quest'articolo è stato revisionato ed aggiornato dal Dott. Massimo Capone il giorno:
martedì 30 luglio, 2024
Il Dott. Massimo Capone è un Medico Chirurgo Andrologo, specializzato in Urologia e perfezionato in Chirurgia Andrologica.
Sin dal suo percorso accademico, il Dottore si è focalizzato sulle problematiche relative alla sessualità maschile, sulla chirurgia plastica e ricostruttiva dei genitali maschili, sulla chirurgia protesica del pene nonché sui disturbi della fertilità.
Competente, affidabile, cordiale, chiaro ed esauriente nel rispondere alle domande, il Dott. Massimo Capone ha introdotto, tra i primi in Italia, il protocollo rigenerativo dei tessuti dei corpi cavernosi del pene basato sulle onde d'urto a bassa intensità.
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